La pedagogia cooperativa perde un'altra illustre figura. Ad annunciarlo su Facebook il figlio Roberto

Poche ore fa ci ha lasciato un’ altra importante figura della pedagogia cooperativa, uno straordinario testimone di una scuola sempre attenta ai bisogni e ai diritti delle bambine e dei bambini.
A dare la triste notizia il figlio Roberto sul proprio profilo Facebook: “Ha vissuto il suo lavoro come una vera missione, voleva una scuola diversa, nuova, rinnovata e moderna, in cui i bambini e le bambine, quelli che lui definiva ‘i suoi veri datori di lavoro’, non fossero dei contenitori da riempire di nozioni, ma persone, ciascuna con una sua personalità, con delle capacità e dei talenti che la scuola doveva saper cogliere e valorizzare”.
Gioacchino Maviglia era nato ad Africo (RC) nel 1936. Aveva iniziato a lavorare come capostazione,poi,dopo il suo trasferimento in Lombardia, è stato docente nella scuola primaria dal 1962 al 1996, prima a Vaprio d’Adda, poi a Groppello di Cassano d’Adda.
Aveva aderito al Movimento di Cooperazione Educativa e aveva collaborato intensamente con Mario Lodi, occupandosi di didattica delle scienze e non solo.
È suo infatti l’introvabile volume “I Polinesiani”, una raccolta di materiali documentari e fotografici per far conoscere agli alunni i caratteri essenziali della cultura dei popoli che vivono nelle isole del Pacifico. Inoltre, con Mario Lodi aveva collaborato per il Giornale per bambini AeB e aveva ricoperto anche l’incarico di redattore della Biblioteca di Lavoro.
È stato anche membro del Comitato scientifico e formatore della “Casa delle Arti e del Gioco" voluta da Mario Lodi.
A Cassano d’Adda (Mi), lo scorso novembre, è stata dedicata un’ importante manifestazione culturale a Mario Lodi, Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti per ricordarne lo straordinario impegno per la comunità e per il territorio.
di ISABELLA CASTAGNA
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