"Fare grammatica valenziale in classi plurali, con tante e tanti studenti bilingui emergenti, è molto efficace e..."
"Fare grammatica valenziale in classi plurali, con tante e tanti studenti bilingui emergenti, è molto efficace e divertente. La grammatica valenziale permette, infatti, di lavorare sul noticing, la capacità di notare strutture della lingua nell’uso e questo sembrerebbe favorire l’acquisizione linguistica.
Inoltre, attraverso la grammatica valenziale e la codificazione grafica e cromatica dei grafici radiali proposti da Francesco Sabatini, si possono progettare efficaci percorsi didattici per sciogliere alcuni nodi critici dell’insegnamento/apprendimento dell’italiano come lingua seconda (ma che anche le e gli studenti italofoni faticano a comprendere pienamente durante la riflessione metalinguistica):
l’ordine non marcato della frase
la frase passiva
i pronomi clitici
i pronomi combinati
la struttura sintattica dei verbi “piacere”, “mancare” “servire”.
La grammatica valenziale, infine, può essere impiegata nelle fasi di avvicinamento ai testi all’interno di percorsi didattici stratificati dal semplice al complesso, dalle parole alle frasi al testo, fornendo un’impalcatura efficace alla successiva comprensione del testo.
Questi sono solo alcuni degli innumerevoli vantaggi che saranno illustrati da Alan Pona durante il webinar in programma per lunedì 16 dicembre alle ore 17.00.
Alan Pona, dottore di ricerca in Linguistica, ha lavorato negli Stati Uniti come assistente di lingua italiana e da anni si occupa di facilitazione dell’italiano come lingua seconda e di facilitazione degli apprendimenti nella scuola plurale ed eterogenea. Docente di inglese nella scuola secondaria di primo grado, formatore di docenti ed operatori sui temi della didattica inclusiva e dell’apprendimento/insegnamento dell’italiano, con particolare riferimento alla grammatica valenziale, è autore e curatore di manuali didattici rivolti a studenti parlanti italiano L2.
di ISABELLA CASTAGNA