Scenderanno in piazza anche gli studenti universitari per lo sciopero generale, organizzato dai sindacati Cgil e Uil, che si terrà il prossimo giovedì 16 dicembre contro la nuova manovra finanziaria 2022. Una legge di bilancio duramente criticata da Rete degli Studenti Medi che la definisce come “socialmente ingiusta, nonostante le chiare e pressanti trattative delle ultime settimane pervenute al Governo da parte di Cgil e Uil”.
Gli studenti, già nel precedente sciopero di giovedì 10 dicembre, hanno rivendicato la necessità da parte del Governo di “interventi strutturali sull’edilizia, una riforma dell’assistenza psicologica scolastica, riforme al sistema della rappresentanza e una didattica inclusiva.
“Legge di Bilancio e PNRR ci lasciano molto delusi - spiega Tommaso Biancuzzi coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Lo diciamo da settimane: non è pensabile costruire leggi di bilancio in continuità con gli anni passati, in una fase in cui le disponibilità economiche esistono. Chiediamo di più sull’edilizia e sul sistema didattica: serve unire investimenti e cambiamento per la scuola pubblica. Il 16 scenderemo in piazza perché la nostra generazione esige spazio”.
Favorevole alla manifestazione nazionale anche Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale per Udu- Unione degli Universitari per il quale: “L’attuale bozza di Legge di Bilancio risulta essere insufficiente e lacunosa su più fronti, dal fisco alle pensioni, della scuola al contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto giovanile e delle donne - dichiara - Anche sul fronte dell’università nessun investimento per l’ampliamento della no-tax area, nessun tipo di misura a sostegno di borse di studio, residenzialità studentesca o dispositivi tecnologici”.
Per l’Unione degli studenti universitari lo sciopero è “l’unico strumento concreto capace di fare la differenza e far aprire gli occhi ad un Governo non capace di cogliere le esigenze di una collettività che è ormai stanca di essere continuamente inascoltata. Il 16 dicembre sarà una giornata importante - concludono nella nosta stampa - non solo per tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese, ma anche per noi giovani generazioni. Lo sciopero sarà trasversale e vedrà anche noi studentesse e studenti in prima linea nel rivendicare le nostre necessità”.
di CLAUDIO CASTAGNA
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