A promuovere la vita c'erano diversi valori: i valori della nobiltà, della bellezza, della convivenza, della parola data, della cultura, dell'arte. Oggi tutti questi valori sono stati...
La società nella quale viviamo sembra esser stata plasmata esclusivamente per il raggiungimento di finalità materiali, effimere, fugaci, così tralasciando, invece, altri valori sicuramente più nobili e di primaria importanza. Sulla base di tali premesse una ragazza di trentun anni si rivolge al filosofo, saggista e psicoanalista Umberto Galimberti per poter trovare una risposta ai diversi interrogativi che attanagliano la sua esistenza.
La giovane donna è stanca, arrabbiata, preoccupata e non comprende il perché le nuove generazioni si ritrovino a dover scegliere tra un lavoro full-time, al quale magari non sono appassionate in alcun modo, ed una collaborazione occasionale che potrebbe interessare ma che al contempo non garantisce un'adeguata remunerazione.
La nostra società in tale maniera diviene espressione di ingiustizie, lasciando spazio solo a chi ha le "spalle coperte , a chi è già avviato, a chi ha una casa di proprietà, così costringendo i giovani a chiedere aiuto alle proprie famiglie per poter sostenere alcune spese. Il futuro diviene incerto ed imprevedibile e neppure le passioni ed i sogni riescono ad avere una giusta collocazione in tal modo.
A tal proposito Umberto Galimberti, nella sua risposta alla giovane donna, riflette sul come si stia trasformando la società odierna, connotandosi per alcuni aspetti negativi: i diplomi, che prima abilitavano subito al lavoro, sono stati sostituiti dalle lauree, che richiedono più tempo per poter entrare nel mondo lavorativo e così nel frattempo i giovani sono stati costretti a vivere con i loro genitori, erodendo le loro ricchezze e perdendo la loro autostima.
"Il secondo fattore negativo della vostra epoca è che un tempo, a promuovere la vita, c'erano diversi valori: i valori della nobiltà, della bellezza, della convivenza, della parola data, della cultura, dell'arte. Oggi tutti questi valori sono stati cancellati da quell'unico valore che è il denaro, per cui l'arte è tale se entra nel mercato, la cultura è apprezzata se vende, la parola data può essere rinnegata se non è più conveniente, anche il mondo delle relazioni è coltivato solo se garantisce un qualche vantaggio economico o di prestigio, persino quando entriamo in un negozio la gentilezza che ci accoglie non è riservata a noi, ma a quanto possiamo spendere", così sottolinea Umberto Galimberti in risposta alle domande rivoltegli dalla ragazza.
Ecco allora una considerazione importantissima del filosofo: "il sogno è una cosa bellissima se nel suo segreto racchiude un progetto che si può realizzare, altrimenti è un gioco di illusioni che, se non riconosciute, preparano alla delusione".
L'unico modo per poter controbilanciare la razionalità del mercato e della tecnica, la quale, così come dichiarato da Max Weber, ci costringere a vivere in una "gabbia d'acciaio", è l'amore e l'irrazionalità che lo governa: solo così potremo riassaporare valori quali la sincerità, l'autenticità, la spontaneità e l'intimità, ritornando a sognare e ad appassionarci alla vita.
di VALENTINA TROPEA
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