TROPPI DISAGI PER ALUNNI E DOCENTI
Cristina Costarelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi per il Lazio, interviene in merito ai disagi causati agli studenti romani per lo svolgimento delle lezioni suddivisi con doppia fascia oraria:
"Con l'anno nuovo chiediamo un tavolo di incontro e confronto su questo argomento con le istituzioni coinvolte: prefetto, regione e aziende di trasporto".
"È da agosto che noi dell'Anp Lazio ci battiamo su questo tema che andrebbe lasciato all'autonomia organizzativa della scuola. Da quanto ci risulta, lo scaglionamento è inutile. Molti studenti, pur entrando più tardi, si muovono in anticipo magari perché le famiglie si attivano ad una certa ora, o perché temono di non arrivare in tempo. I controlli sul riempimento dei bus non oltre l'80% non vengono effettuati.
Senza da ultimo contare le conseguenze degli arrivi in ritardo a scuola, del rientro a casa alle 17 dunque a pomeriggio inoltrato, dovuti alla scarsezza di frequenza dei mezzi pubblici".
"Io personalmente sono testimone dei ritardi di una consistente parte dei ragazzi che viaggiano in treno. Il plesso nei pressi della Stazione Termini è infatti frequentato soprattutto da ragazzi che vengono da fuori Roma e che pur prendendo il treno due ore prima, spesso arrivano in ritardo. Da parte nostra la tolleranza c'è, dato il contesto, ma non può essere illimitata. E così siamo purtroppo stati costretti a rispedire a casa studenti giunti a scuola alla 11 invece che alle 9.50, dopo anche due ore di viaggio impiegate per venire a scuola" conclude Costarelli.
di VALENTINA ZIN
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