Il PNRR prevede un piano graduale di costruzione o ristrutturazione di 400 palestre per le scuole del primo ciclo
Anche se dal prossimo anno scolastico nelle quarte classi ci saranno delle ore dedicate all’ insegnamento dell’ educazione motoria non si ha nessuna notizia in merito al relativo concorso ed inoltre oltre la metà degli alunni interessati, che sono ben 910 mila, non ha a disposizione una palestra funzionante a scuola. Infatti su 15.389 scuole primarie sono soltanto 6737 le scuole, cioè meno della metà, che dispongono di una palestra, quindi altre 8652 ne sono sprovviste, di conseguenza gli alunni dovranno spostarsi in altre palestre o utilizzare i luoghi all’ aperto come cortili o altri spazi idonei.
Per sopperire a queste difficoltà il PNRR prevede un piano graduale di costruzione o ristrutturazione di 400 palestre per le scuole del primo ciclo, anche se il fabbisogno è notevolmente maggiore.
La situazione delle province italiane è totalmente opposta:
al top sono Monza-Brianza (80,7%), poi seguono Prato (79,6%) e Bari (73,8%), e in fondo ci sono Reggio C. (17,8%), Vibo Valentia (18,3%) e Cosenza (18,6%).
Data la carenza notevole di strutture sportive nel Mezzogiorno, la previsione del PNRR di investire risorse per le 400 nuove palestre entro il 2026 soprattutto a favore delle aree meridionali sembra essere un'impresa di difficile attuazione, soprattutto in tempi brevi.
Rispetto alle restanti regioni del Mezzogiorno, oltre alla Puglia al vertice nazionale, è in Sardegna che, avendo la metà di scuole primarie dotate di palestra, si registra una situazione positiva.
Mentre il Centro Nord presenta una situazione notevolmente migliore, soprattutto per quanto riguarda la Toscana e la Liguria con una media di sei scuole primarie su dieci con palestra.
Questa situazione rischia di mettere in discussione l'intero impianto della riforma della nuova educazione motoria.
di ISABELLA CASTAGNA
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