In una scuola secondaria di primo grado di Milano una docente non ha voluto effettuare il vaccino anti-Covid e non ha nessuna intenzione di farlo nei prossimi giorni, anche se sarà sospesa dal lavoro.
Questo è quanto afferma: “Non rispetterò l’ obbligo vaccinale e sarò sospesa la prossima settimana.
La mia dirigente ha rispettato quello che prevede la legge e ieri non ha inviato una mail ma, se vogliamo, ha colpito di più nel segno, perché ha preparato una lettera con oggetto ‘Obbligo vaccinale’ in cui c’è scritto che è diventato requisito essenziale per l’insegnamento il vaccino e che abbiamo 5 giorni di tempo per metterci in regola, superati questi 5 giorni ci sarà la sospensione. Solo che poi ha chiesto la firma e io l’ho firmata ma credo che con quella lettera abbia modificato un rapporto in essere tra me e lei che non prevedeva l’obbligo vaccinale”.
La docente è entrata di ruolo solo quest’ anno, eppure rimane ferma nella sua posizione, infatti continua affermando quanto segue: “Martedì verrò regolarmente a scuola con il mio solito green pass base ma verrò allontanata: non so se mi lasceranno entrare e poi, a seguito di un controllo, mi verranno a chiamare in classe oppure bloccheranno direttamente all’ingresso, in ogni caso farò firmare un foglio con cui metto nero su bianco che io mi allontano contro la mia volontà dalla scuola”.
Inoltre, la docente ha sottolineato il fatto di aver sempre effettuato i tamponi ogni 48 ore e di non essersi ribellata a questo sistema, come invece hanno fatto altri colleghi. Anche altri docenti della stessa scuola si rifiutano di fare il vaccino e sono disposti ad accettare la sospensione dal lavoro.
La docente continua ancora: “Io non dico che il virus non esista, che non ci siano stati i contagi o che la malattia non esista, però si poteva gestire diversamente. Perché non si è investito sulle cure alternative come il plasma o le monoclonali? Investire sulle cure non significa fare del bene come investire sul vaccino? L’atmosfera non è delle migliori perché hanno davvero diffuso la paura. Io vedo molti colleghi impauriti al di là dell’età perché, dal mio punto di vista, è stato fatto un bombardamento a tappeto su virus, contagio, malattia, morti e sono tutti terrorizzati e tutti parlando dando per scontato che siamo tutti vaccinati”.
di Isabella Castagna
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