IL PARERE DEL DIRETTORE OMS EUROPA, HANS KLUGE
Secondo il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, se la variante Omicron continuerà a dilagare al ritmo attuale, entro 2 mesi il 50% della popolazione europea sarà contagiato: “a questo ritmo, l'Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) prevede che oltre il 50% della popolazione della regione sarà infettata da Omicron entro le prossime 6-8 settimane”, dichiara nel corso della conferenza stampa relativa all’andamento della pandemia in Europa.
Kluge ha inoltre precisato che la variante Omicron non ha scrupoli: può infettare sia i vaccinati che chi ha in precedenza già contratto il virus.
“Sono oltre 7 milioni i nuovi casi di Covid registrati in tutta la regione europea nella prima settimana del 2022, dato più che raddoppiato in un periodo di 2 settimane”, specifica il direttore.
Considerando che in alcuni Paesi europei il picco è già stato raggiunto, è bene tutelare i soggetti più fragili e vulnerabili.
“Il picco dipende da molti fattori e ovviamente dal virus stesso. Molto dipende dalle misure prese” conclude Kluge.
“Le scuole devono essere l'ultimo posto a chiudere e il primo a riaprire, lasciare le scuole aperte ha importanti benefici per il benessere mentale, sociale ed educativo dei bambini”.
“I Paesi europei potrebbero rivedere i protocolli su tamponi, isolamento e quarantena dei contatti a rischio nelle classi, per ridurre al minimo le interruzioni all'insegnamento, mitigando i rischi il più possibile con la ventilazione e l'uso delle mascherine", ha aggiunto.
Come più volte ribadito, la variante Omicron preoccupa molto la nostra Penisola, ma le parole di Kluge chiariscono come siano diversi i Paesi europei catapultati nella medesima situazione.
di VALENTINA ZIN
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