Sembra esserci un po' di confusione tra la nota Ministeriale rilasciata pochi giorni fa rispetto al CCNI del 25 ottobre 2020 che regolamenta l’attività didattica a distanza
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, facendo riferimento all’ultima nota Ministeriale riguardo le linee guide anti-covid, rilasciata il 19 agosto, non si sa di preciso come verrà regolamentata la didattica a distanza, non essendo menzionata.
Ricordiamo che il comma 4 dell’articolo 3 del DL 52/2021 recita così:
“Gli alunni delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale in isolamento ai sensi dell’articolo 10-ter in seguito all’infezione da SARS-CoV-2, possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata su richiesta della famiglia o dello studente, se maggiorenne”.
La discrepanza viene evidenziata dal fatto che il CCNI del 25 ottobre 2020 che regolamenta l’attività di didattica a distanza lega tale attività allo stato di emergenza.
Come sappiamo, dal 1° aprile, lo stato di emergenza è cessato quindi non ci sarebbe più ragione di organizzare attività scolastiche con modalità a distanza.
Mario Rusconi, presidente dell’ANP Roma, ha commentato tale situazione;
“È piuttosto confusa e da qualche giorno riceviamo richieste di aiuto da parte di molti colleghi dirigenti scolastici. Abbiamo chiesto al Ministero di intervenire per chiarire la questione, ma per il momento non abbiamo ancora avuto una risposta. Credo che sarebbe necessario che il Ministero fornisca qualche indicazione in modo da evitare comportamenti difformi nei diversi territori”.
di CARLO VARALLO
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