Alice, ragazza di 18 anni con disabilità, è riuscita a trovare nello sport quella che si può veramente definire “convivenza delle differenze’’, perché nelle scuole la sua esperienza non è stata di certo d'inclusione a causa della sua disabilità
“Vorreiprendereiltreno ETS racconta’’:
La storia di Alice è l'esempio concreto di quello che Fabrizio Acanfora definisce “convivenza delle differenze”.
Un vero e proprio stato di uguaglianza tra diversi, una società di pari per dignità e diritti.
Alice, è una ragazza di 18 anni, ama la danza, la ginnastica ritmica e ha la sindrome di Down.
Alice è riuscita a trovare solo nello sport quella che si può veramente definire convivenza delle differenze, perché nelle scuole la sua esperienza non è stata certo d'inclusione, tant’è che oggi frequenta una classe personalizzata e non una classe “normale".
Ma la vita ogni tanto decide di farci incontrare le persone giuste e quando ti capitano sulla strada ti rendi conto che tutto è possibile se vuoi veramente crederci.
E ad Alice è successo.
Ha conosciuto una società di Arese, la Rhythmic's Team che ha un programma integrato dove ragazze senza disabilità si allenano e gareggiano in coppia e in squadra con ragazze con disabilità (al momento 5 ragazze).
Questa società ha accolto Alice senza nessun problema mentre tante altre non l’avevano nemmeno voluta conoscere al solo sentire “sindrome di Down”…
Il Team si allena due volte alla settimana (Alice 3 volte perché è agonista), una volta in palestra con tutta la società e una volta sempre in palestra con la società ma con le loro "guide". Le guide sono atlete o ex atlete senza disabilità che scelgono di allenarsi e gareggiare con la propria compagna con disabilità.
È chiamato programma integrato e consiste appunto nel costruire un esercizio di coppia e uno di squadra.
Alice entrando a far parte di questo Team non ha avuto solo la possibilità di fare sport ma anche, per esempio, di andare all'Eurocamp per 2 settimane vivendo, senza la famiglia, l’esperienza di essere sola con altre sette ragazze e poter quindi sperimentare nella quotidianità la sua autonomia.
di LA REDAZIONE
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