“Le occupazioni violano il diritto costituzionale all’istruzione di quei numerosi studenti che non condividono il ricorso a tale strumento, indipendentemente dalla valutazione che facciano delle rivendicazioni, alcune delle quali riferite a problemi storici che siamo tutti impegnati a risolvere”. Questa la circolare dell’Usr Lazio alle scuole della regione.
Il direttore generale Rocco Pinneri, rivolgendosi ai dirigenti, scrive:” Per questo motivo vi chiedo, ove vi troviate in questa situazione, di denunciare formalmente il reato di interruzione del pubblico servizio e di chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti”.
Pinneri segnala inoltre l’importanza di mantenere aperto il dialogo con gli studenti ma ribadisce anche: “Chi occupa capisca che violare il diritto dei loro compagni di scuola a frequentare le lezioni è un fatto grave, oltre che inutile vista la disponibilità di tutti al dialogo senza la necessità di azioni estreme ed illegali”.
Il direttore generale conclude dicendo: “ Occorrerà che chiediate a chi è stato identificato di risarcire la spesa per la sanificazione della scuola assieme a ogni eventuale danno, non essendo giusto che se ne debba far carico la collettività, cioè persino quegli studenti che non hanno occupato e che sono stati già danneggiati, per la violenza di alcuni compagni o di esterni, perdendo giorni di lezione. Agli occupanti identificati occorrerà anche applicare le misure disciplinari previste dal regolamento interno di ciascuna scuola e dell’occupazione si terrà conto nel determinare il voto in condotta”.
A questo punto si deve capire se la circolare avrà effetti positivi, portando alla cessazione delle occupazioni, o se provocherà maggiori tensioni all’ interno delle scuole.
A riguardo, il presidente dell'ANP di Roma e vice -presidente dell’ANP Lazio, Mario Rusconi si pronuncia e commenta: “Mi sembra una nota assolutamente apprezzabile: finalmente una voce autorevole che interviene su una questione che va avanti da troppo tempo. Si tratta di un messaggio di particolare rilevanza sul piano politico-educativo anche se per la verità non sarà facilissimo attivare la procedura di cui si parla nella nota e cioè la richiesta di danni agli studenti identificati”.
di ISABELLA CASTAGNA
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