top of page
Immagine del redattoreLa Redazione

Carta del docente, arriva il taglio in Legge di Bilancio ma sarà estesa ai precari con contratto al 31 Agosto. A quanto ammonta il taglio?

Carta del docente: la locuzione "fino ad un tetto massimo di 500 euro" sta ad indicare che nel prossimo anno la Carta del docente non subirà sicuramente un aumento ma anzi subirà una considerevole riduzione del suo...


Un aspetto che merita un'attenta analisi ed un'accurata riflessione è quello riguardante la Carta del Docente, introdotta con la Legge 107/2015 (c.d. Legge della Buona Scuola).


Si è dibattuto molto tempo sulla questione concernente l'estensione di tale beneficio anche ai docenti precari, ai quali è stato negato tale diritto, riconosciuto solo mediante apposito ricorso e sentenza del giudice e così, attraverso la Legge di Bilancio 2025, all'articolo 85, si è disposta espressamente l'estensione della carta del docente anche ai supplenti annuali su posto vacante e disponibile in via strutturale.


L'importo però, precedentemente fissato a 500 euro, verrà determinato annualmente con decreto ministeriale, fino ad un tetto massimo di 500 euro, così come disposto dal disegno di legge: tale locuzione "fino ad un tetto massimo di 500 euro" sta ad indicare che nel prossimo anno la Carta del docente non subirà sicuramente un aumento ma anzi, così come già evidenziato in questi mesi da sindacati e diverse testate specializzate ( CLICCA QUI ), subirà una considerevole riduzione del suo ammontare.

Ci si chiede, a tal proposito, a quanto ammonterà tale taglio.

Nei mesi scorsi si dava quasi per certa la riduzione della Carta del docente da 500 a 425 euro.

In definitiva da quanto emerge da un quadro generale, almeno fino ad oggi, la riduzione ci sarà e sarà anche importante. Secondo alcune indiscrezioni si vorrebbe portare a 300 euro entro il 2027.

ULTERIORI UTILI APPROFONDIMENTI SULLE NOVITÁ INTRODOTTE DALLA LEGGE DI BILANCIO

Dopo aver ricevuto parere favorevole da parte della Conferenza unificata, la Legge di Bilancio 2025 è stata approvata con la fiducia alla Camera. Lunedì 23 dicembre passerà alla Commissione Bilancio del Senato per poi arrivare all’Aula. L’ok definitivo si attende tra Natale e Capodanno.

Tale testo, contenente diverse misure, fa riferimento anche al sistema scolastico, apportando alcuni importanti novità.

La legge di bilancio, pur nel quadro di generale contenimento della spesa, obiettivo qualificante e di lungo periodo che caratterizza l’operato di questo Governo, ha stanziato risorse ad hoc per la scuola.

Nello specifico:

  • per il contratto collettivo 2022/2024, si è ottenuto, come espressamente richiesto dal Ministro, un incremento del 6% complessivo, rispetto al precedente 5,78%;

  • per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica sono già state stanziate risorse per la successiva tornata contrattuale, pari a 1.755 milioni di euro per l’anno 2025, a 3.550 milioni di euro per il 2026 e a 5.550 milioni di euro annui a decorrere dal 2027. Con queste risorse si riconosceranno incrementi retributivi al personale della scuola pari a 5,4% a regime, superiore all’inflazione programmata, e con l’erogazione di primi anticipi già nel 2025, nelle more della definizione della stessa contrattazione;

  • con il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutto il personale della scuola godrà, in via definitiva, di un aumento stipendiale pari al 6/7%;

  • si incrementa il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per 93,4 milioni di euro a regime;nell’ambito di un nuovo fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, si prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro per il 2025 e di 75 milioni di euro a regime per coprire i maggiori oneri connessi all’avvio di un piano di stabilizzazione di docenti di sostegno a far data dall’anno scolastico 2025/26. 75 milioni è, infatti, il differenziale fra il costo dei docenti precari che si intendono stabilizzare e quello per l’assunzione a tempo indeterminato;

  • con il medesimo fondo si attribuiscono 100 milioni per l’anno scolastico 2025/26 per finanziare - insieme a 40 milioni di euro già stanziati nella scorsa legge di bilancio – l’attività dei docenti tutor e orientatori;


  • la restante parte del fondo, pari a 111 milioni di euro, incrementerà, per l’anno scolastico 2025/26, il fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche;


si incrementa di 60 milioni, a regime, il fondo della Carta docenti, in modo da fronteggiare i tagli operati dal Governo Draghi ed estenderla ai precari su posto vacante e disponibile;

  • è potenziata, con 2,4 milioni di euro a regime, l’attività dei revisori dei conti nelle scuole.


Il Ministero contribuisce, inoltre, alle misure di revisione della spesa previste per tutti i Ministeri attraverso una riduzione di 40 milioni per tre anni, pari a una percentuale di solo lo 0,08% sul bilancio del MIM, e su capitoli già coperti da investimenti del PNRR.


Tra le varie novità menzionate di fondamentale importanza è l'estensione della carta del docente anche ai supplenti annuali su posto vacante e disponibile in via strutturale, così come espressamente disposto dall'articolo 85 della Legge di Bilancio.

L'importo, precedentemente fissato a 500 euro, verrà determinato annualmente con decreto ministeriale, fino ad un massimo di 500 euro.


  • Il disegno di legge di bilancio prevede anche il sostegno al potere d'acquisto delle famiglie mediante la Carta «Dedicata a te» a favore degli indigenti e altre misure come quelle per gli acquisti di beni di prima necessità e gli interventi sui mutui per la prima casa, il fondo per la morosità incolpevole e il bonus elettrodomestici e il rifinanziamento dell'assegno di inclusione. Sono rifinanziati i suddetti fondi: il Fondo per l'acquisto dei beni alimentari di prima necessità – carta "Dedicata a te", il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, il Fondo di garanzia per la prima casa, il fondo per le non autosufficienze e il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità;

  • per fronteggiare il divario nell'occupazione e favorire lo sviluppo dell'attività imprenditoriale nelle aree svantaggiate, si istituisce un apposito fondo di bilancio. Si dispone, tra l'altro, un contributo una tantum per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente presenti un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui. È istituito dal 2025 un fondo per il parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali, a carico del lavoratore, per le lavoratrici dipendenti e autonome madri di due o più figli secondo specifiche condizioni. È previsto il potenziamento dei congedi parentali e del bonus relativo al pagamento delle rette per asili nido, con l'esclusione dalla soglia ISEE utile ai fini dell'accesso al beneficio. Si estende anche per le annualità 2025 e 2026 l'aumento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. Sono prorogate al 2025 "Quota 103" e l'"Ape sociale" con riferimento ad alcune fattispecie e si estende l'ammissione al beneficio "Opzione donna".



SINTESI DEGLI EMENDAMENTI APPROVATI (PDF)




di VALENTINA TROPEA

NEWS IN
PRIMO PIANO

banner dattILOGRAFIA
NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE
bottom of page