Il bonus dovrebbe cambiare nome, da 18APP a CartaG. Dovrebbe essere erogato a chi è meritevole in ambito scolastico
Il presidente della Commissione cultura della Camera, Federico Mollicone e l'onorevole Rossano Sasso, sottosegretario all’ Istruzione, nella precedente legislatura, hanno presentato un emendamento alla legge di Bilancio per abolire il bonus 18App, ovvero il contributo di 500 euro dal 2017, erogato a tutti i maggiorenni.
In merito al bonus 18App, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni invece ha affermato di voler assegnare il bonus esclusivamente ai più bisognosi dal punto di vista economico.
Mentre, durante l’ultima seduta della Commissione Bilancio della Camera sulla legge di Bilancio sono emerse alcune novità riguardo al bonus 18App. La novità consiste nel fatto che l’ erogazione del bonus dovrebbe dipendere dal merito, per cui il bonus dovrebbe avere un altro nome, ovvero CartaG, da assegnare a chi ha un Isee inferiore a 35mila euro e/o consegue un voto di 100/100 alla maturità. In caso di possesso di entrambi i requisiti, il bonus potrebbe raddoppiare arrivando a mille euro.
Da gennaio, poi dovrebbero essere definite le categorie merceologiche interessate, al fine di evitare truffe.
Barbara Floridia, capogruppo del M5S al Senato, ha affermato: “La proposta di legare il riconoscimento del bonus cultura in misura maggiore ai diciottenni con voti alti è sbagliata in radice. La 18App ha l’obiettivo di rendere più fruibile l’accesso alla cultura: i ‘poco meritevoli’ potrebbero averne maggiore bisogno proprio perché si tratta di uno strumento che aiuta i ragazzi che hanno più necessità di stimoli culturali”. In questo modo ha rifiutato l’idea di legare il bonus ai risultati raggiunti a scuola.
Poi ha concluso: “Se vuole davvero riconoscere il merito agli studenti, il governo dovrebbe semmai aumentare i fondi per le borse di studio anziché virare su queste forme di distrazione di massa. La cultura è il principale strumento per abbattere le disuguaglianze, non per crearne di nuove. Questo il governo proprio non riesce a capirlo ed è il motivo per cui quando si accosta a questa tematica lo fa in maniera goffa compiendo solo disastri”.
di ISABELLA CASTAGNA
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