La decisione riguarda sia gli esami di terza media che quelli delle scuole superiori
Per gli studenti ucraini arrivati in Italia quest’ anno l’ esame di Stato non è previsto, tranne se non hanno acquisito una buona conoscenza della lingua italiana. È quanto ha previsto il ministro Bianchi, che ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio.
La decisione del ministro dell'istruzione riguarda sia gli esami di terza media che quelli delle scuole superiori. Per gli studenti l’ esame verrà sostituito dalla valutazione del Consiglio di classe e riceveranno un attestato del credito formativo per l’ iscrizione alle superiori, che non sostituisce il diploma.
L'ordinanza per gli alunni delle classi intermedie vieta le bocciature e l'attribuzione di debiti formativi. È prevista la valutazione per ogni disciplina, mentre se per alcune materie non è possibile esprimere un giudizio si opta per una valutazione globale. Nel testo dell’ ordinanza è riportato : “La pagella sarà accompagnata da un Piano di apprendimento individualizzato, in cui sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento di lingua e di contenuto da conseguire nel corso del successivo anno scolastico, nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento.
Per le scuole superiori, il consiglio di classe procederà in modo globale, ma inserirà nello scrutinio finale le eventuali valutazioni presenti, ancorché insufficienti; non si procede ad alcuna valutazione per le discipline nelle quali il consiglio di classe non disponga di adeguati elementi rinviando ad un giudizio globale”. Il piano di apprendimento individualizzato riguarderà solo le materie in cui lo studente non ha raggiunto la sufficienza.
Il Cspi non è d’ accordo su questo punto e afferma: “ È opportuno, qualora non sia possibile ai consigli di classe di esprimere una valutazione sufficiente in una o più discipline nelle classi intermedie del secondo ciclo di istruzione, non prevedere l'attribuzione di valutazioni non sufficienti, ma di esprimere la valutazione finale, anche in questi casi, attraverso un giudizio globale sul livello di sviluppo degli apprendimenti”. Inoltre i sindacati vorrebbero eliminare la certificazione delle competenze rilasciata dalle scuole medie per il limitato periodo di frequenza degli alunni e per la difficoltà delle scuole nell’ individuare adattamenti del modello ministeriale. Non si sa se il ministro Bianchi apporterà qualche modifica all'ordinanza.
di ISABELLA CASTAGNA
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